domenica 14 marzo 2010

nuda

Ricordo le sere in piscina.

L'acqua fredda che accarezzava la mia pelle.
I brividi.
Le ossa.
Le calorie.


Una corsia.


Uno strano profumo nell'aria leggera.




Le mia braccia si muovevano veloci, non le controllavo più.

Piccole, leggere, ossute.

Correvano su quell'acqua e io mi sentivo nuda.

Nuda eppure pulita.

Purificata.



Quell'acqua, e le calorie che portava via con se mi facevano sentire purificata.







PIANGO.
Solo a pesarci.






Chissà, nostalgia forse? O soltanto il troppo limpido ricordo di un'illusoria felicità che non potrà tornare?

6 commenti:

  1. Emergono barlumi di ciò che fu, di una pace persa, che pace non era.
    Le nuove consapevolezze dipingono paure di non provare più emozioni "positive", forse anche di non provare più "nulla",ma sono paure e come tali affrontandole svaniscono o diminuiscono.
    Un abbraccione principessa.

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  2. ciao...
    questo post mi ricorda le mie esperienze da piccola quando già a 3 anni volevo togliere i braccioli e andare a nuotare al largo al mare...poi cresciuta fu la piscina il mio luogo liberatore,lì non ero goffa grassa o quant'altro lì ero veloce,sinuosa e pura...
    in realtà non ho mai associato la piscina alle calorie ma alla purificazione,immersa con la testa sott'acqua i pensieri scivolavano via,le parole e le urla si ovattavano e io ero solo una molecola estranea in tanta tanta acqua.Il ricordo della primavera è sempre associata alla piscina,per me era primavera quando durante gli allenamenti potevo vedere un raggio arancione e caldo infrangersi nell'acqua dando un magnifico gioco di riflessi e la mia mente correva a spiagge d'agosto,a mari caraibici mai visti al desiderio di avventura...poi mi rendevo conto di bloccare tutta la fila di quelli che nuotavano...ma per quei momenti io ero libera.

    grazie mi avermi dato la possibilità di ricordare...

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  3. Non rimanere ancorata al passato, V....ti fai soltanto del male.
    Il rimpianto ti si appiccica addosso come la colla e ti impedisce di muoverti in liberta' nel momento del presente.
    Indirizza le tue energie nel migliorarti, piuttosto che sprecarle nei ricordi di una vita che sai benissimo non sarebbe stata meglio di quella che vivi ora...
    Forse l'insoddisfazione, la rabbia, la delusione che potresti star vivendo in questo istante ti riporta con la mente a cio' che sarebbe potuto accadere in passato continuando su quella strada.
    Ma come tu stessa ti chiedi sapientemente, non e' altro che l'illusione regalata di un'ipotetica felicita'...
    Ti voglio bene stellina, mi manchi.
    Dony

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  4. era una felicità..finta. Meglio una reale sofferenza, che svegliarsi convinti di essere al settimo cielo e rendersi conto di essere altrove, lontano comunque dalla felicità.
    Meglio l'illusione della felicità o la reale possibilità di conquistare quella vera?? =)
    un abbraccio
    cooooraggioooo!!

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  5. oiiiii=)
    k bello il tuo post..ankio provo le stesse cose a pensare a quando nuotavo..mi hai fatto venire le lacrime agli occhi!

    La sensazione di pulizia.
    Leggerezza.
    Chiarezza.


    Oddio=(
    E ora sto amlissimo invece.
    Se vuoi rispondermi emndami una mail ( stella_chiarina91@hotmail.it) xk momentaneamente non mi vanno i comemnti al blog e non so cm frare=(

    Ti abbraccio.
    ti abbraccio

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