lunedì 22 novembre 2010

Si ricomincia

Adesso basta.
Sono qui con un febbrone enorme, oggi ho visto il medico che mi ha detto che ho un'infezione alla gola, le difese immunitarie e la pressione molto basse. E per di più ho la bocca piena di tagli. Ogni volta che mi lavo i denti mi sembra di darmi una coltellata.

Ecco a cosa mi ha portato il vomito.
Bello, molto bello.

Ora basta, c'è un limite a tutto.

Non riesco più a fare un cazzo, non riesco a più a concentrarmi sulle cose che una volta mi piacevano.
Ho smesso di provare alcun sentimento.

Ma voglio ricominciare, merda.

Oggi ho detto per la prima volta e una volta per tutte a mio padre che io ho un problema, e che voglio risolverlo. Sono già passati due anni pieni, e il mio corpo ha già smesso di resistere. Mi è bastato un giorno e mezzo di restrizione per abbassare le difese immunitarie e prendermi una brutta influenza. Io dico che è il caso di fermarmi.

Voglio riprendere in mano la mia vita.

Dopodomani vedo la mia psicologa, le dico che la saluto. Mi serve altro.
Non mi basta più una psicologa che mi può vedere una volta ogni due settimane e non fa che ripetermi che non sono così grave.

Bene.

Non mi importa. A me questa cosa fa male, molto. Il mio corpo e la mia mente si stanno distruggendo a poco a poco. Dunque direi che è abbastanza grave per cominciare a vedere una psicoterapeuta invece che una psicologa, e per essere seguita un po' di più.

Probabilmente andrò anche da una dietista...

Voglio solo stare meglio, merda.

Voglio solo stare meglio.

martedì 2 novembre 2010

Come cavolo faccio

Ogni tanto mi chiedo come cavolo faccio.

Oggi ho litigato di nuovo tutto il giorno con mio padre.
Urliamo, io piango, urlo, mi dispero, mi comporto da pazza. Mi butto per terra e a volte mi faccio male davanti a lui.
Mi sento morire in quei momenti.
Vorrei tanto morire davvero in quei momenti...

Poi tutto passa.
Mi chiudo in bagno, prendo un'asciugamano, soffoco le urla.
Poi guardo la mia immagine nello specchio, mi fisso gli occhi rossi e lacrimanti, urlo in silenzio e piango in silenzio. Restare lì a guardare il mio viso dimenarsi, la bocca spalancarsi, gli occhi arrossarsi e far uscire lacrime mi riesce a calmare.
C'è silenzio intorno.
Guardarmi urlare in silenzio mi aiuta molto di più che urlare davvero. Mi serve di più, mi fa stare meglio.
Poi ad un certo punto mi perdo. Mi perdo nel mio riflesso, mi perdo nello specchio, nelle lacrime, nelle urla mancate. Perdo la coscenza del reale mentre mi osservo. E smetto di piangere.
Resto in bagno mezzora a volte.
A volte dopo essermi calmata di siedo dul pavimento, mi appoggio al muro e chiudo gli occhi.

Quando sono calma, esco dalla porta del bagno, sbattendo le porte perchè ormai devo recitare la parte dell'incazzata.

Poi con calma ricomincio la mia vita.

Studio. Vado a scuola. Esco con gli amici.
Sorrido.

E mi dimentico di mio padre, degli insulti e delle botte.

Vado bene a scuola ed è tutto perfetto. Sono bravissima a fingere. Perchè ho una grande capacità di dimenticarmi la realtà.

Ogni tanto mi chiedo come cavolo faccio.

A sorridere, a essere esternamente una persona solare.

E' molto semplice. E' l'anoressia che mi da qesto fottuto problema.

Da qui la mia riflessione:

Non posso pensare di combattere l'anoressia finchè nè avrò bisogno perchè il clima in famiglia è questo. Deve prima risolversi questo problema. O non andrò da nessuna parte.


Grazie a tutti quelli che hanno commentato il post precedente, siete stati magnifici, dolcissimi e utilissimi. Sono troppo stanca per rispondervi, ma lo farò presto:)

Vi voglio bene:)
Vi penso sempre:) Tutti quanti:)

mercoledì 27 ottobre 2010

Fottutamente bene.

Queste giornate mi stanno travolgendo, arrotolando, trascinando. Un fatto segue l'altro meccanicamente e grandiosamente.

Ieri abbiamo avuto un consiglio di classe. Sono rappresentante di classe, qyìuindi ho partecipato, ho parlato molto. Ho parlato come si aspettassero che io parlassi. Ho usato il linguaggio che la situazione richiedeva. Ho detto ciò che avrebbe fatto piacere dire.

E tutti mi hanno fatto i complimenti. Erano tutti contenti. Genitori altrui, professori, compagni.


Oggi sono andata a nuoto. Il mio istruttore mi ha notata e ha detto che la tecnica con cui faccio la rana è perfetta. Ha detto di essere rimasto molto colpito e che se voglio mi iscriverà a una gara.


Il ragazzo che mi piace è stupendo con me, continuo a sentirlo, è sempre più dolce. Mi sa che gli chiederò di uscire.


Ho preso sette e mezzo in storia oggi. Interrogazione.



Cazzo.
Va tutto fottutamente bene.
Mi sento fottutamente bene.

Allora perchè noon riesco più a fare un pasto normale?

domenica 24 ottobre 2010

Basta!!! :)

Ciao a tutti!!:)

Allora, comincio col dirvi che l'interrogazione non è andata come mi aspettavo, la profe mi ha chiesto se avevo passato la notte a studiare storia. le ho detto di no. E mi ha risposto ''ma guardati, hai anche le occhiaie!!!'' ''Non mi va che ti ammalio per la storia (con sarcasmo), almeno non dopo solo due capitoli! Cavolo!!"
Uffa, che cattiveria.

In ogni caso, l'interrogazione continuerà la prossima volta, vedremo come andrà:)

Col cibo purtroppo le cose non vanno benissimo, sto continuando ad abbuffarmi cavolo!!!!
Domani vorrei cercare di restringere, anche solo per due giorni, giusto per mettermi in condizione di smettere quelle cavolo di abbuffate. Non restringerò molto comunque. Penso che non scenderò sotto le ottocento!! E dopo i due giorni cercherò davvero di mangiare normale, sono stanca cavolo!!
Mi sveglio la mattina, mi dico 'voglio essere felice'. Poi arriva la colazione e mi rendo conto che il DCA occupa uno spazio sempre più grande nella mia vita, che la colazione mi mette ansia e questo riesce già a rovinarmi la giornata :(
Se mangio troppo poco mi sento in colpa perchè non voglio restringere, se mangio troppo mi dico 'brava scema sei già riuscita a rovinarti la giornata'.
Non va mai bene nulla cavolo!!

No no no basta. Non voglio proprio andare avanti così.

E' un buon periodo, mi piace molto un ragazzo e penso anche che le cose stiano andando per il meglio.
A scuola tutto sommato va tutto bene.
Sento la felicità che bussa alla porta e il dca che non la lascia entrare.
Non ci sto più.

Voglio sentirla questa maledetta felicita!!!
Non permetterò che il dca me la tolga di nuovo cavolo!!
E' un buon periodo voglio godermelo:)

Vi abbraccio fortissimo!!!!:)

Vi penso sempre, tutti quanti :)
Vi voglio bene. :)

V.
:)

venerdì 22 ottobre 2010

Meglio. (?)

Forse oggi va meglio. Non lo so.

Sono andata con una mia amica a fare shopping. Ho comprato una maglietta, l'ho provata e l'ho comprata, senza pensarci troppo.
Poi abbiamo preso un gelato.

Al ritorno, eravamo in macchina con sua madre.
Si è messa a parlare di sport e calorie.
Mi sono sentita morire.
Il gelato nello stomaco e quelle parole.
Non so...

A parte questo tutto bene.
Domani mi faccio interrogare dalla profe di cui parlavo ieri.
Voglio farle vedere che ci sono, che non sto dormendo.
Ho paura, quando gli altri mi fanno notare che non sono lucida.
Ho bisogno di mostrarle che posso esserlo.

Col cibo la situazione è (relativamente) buona!!
E' la prima volta dopo quasi un mese che mangio normale, senza restringere, senza abbuffarmi.
Sono proprio contenta:)

Mi sento incredibilmente fragile..
Non sono più abituata a passare nemmeno una giornata senza la protezione del DCA...
Ho tanta voglia di piangere...
Magari più tardi piangerò un po'...
Ma non mollo.

Vi abbraccio, grazie, di cuore...
Vi voglio bene...:)

giovedì 21 ottobre 2010

Ehi...:)

Ehi..:)

E rieccomi qui.

Mi sono presa una pausa dal blog, ma non so quanto mi sia servita...
Purtroppo ho davvero bisogno di parlare con qualcuno, e qui mi viene molto difficile...
Ci riprovo, vediamo come va:)

Più che altro credo di essermi resa conto che il mio dca non è così determinato dal frequentare questi blog quanto invece credevo.
E ora ho davvero molto bisogno del vostro appoggio, spero mi rivogliate tra voi.. :)

E' stata una giornata strana.
Ieri ho ristretto, moltissimo.
E oggi, a scuola, una professoressa mi ha svegliata... mi ha detto che mi stava vedendo calare, che non stavo più attenta alle lezioni, che non studiavo più... E' stato proprio un pugno nello stomaco. Lo studio per me è sempre stata una costante..
Fatto sta che per togliermi dalla mente quelle parole mi sono abbuffata, ho mangiato di tutto..
Ma alla fine ci voleva..
Almeno mi sono svegliata.
E' già qualcosa.


Vi abbraccio forte intanto.

V.

martedì 7 settembre 2010

Ciao a tutti.
Questo è il mio ultimo post.
Devo chiudere questo blog per una serie di motivi effettivamente troppo contorti per essere spiegati qui.
L'unica cosa chiara è che leggere questi blog mi ha tirata sempre più giù.
Mi spiace moltissimo, spero non vi sentiate tradite, ma come mi hanno giustamente ricordato, ogni tanto bisogna pensare a sè stessi.
Non dubito che alcuni di voi mi abbiano voluto bene, e alcune persone continuo a sentirle fuori dal blog, e continuerò senz'altro a farlo.
Solo che tutto questo mi ha fatto male, me ne rendo conto.
E anche se non ho la lucidità di rendermene conto in prima persona, mi fido delle evidenze.
Sono stanca di tenere un blog in cui l'argomento principale è il mio dca, perchè so che sarà sempre dannoso.
Che io mi comporti o meno come le ragazze pro ana, questo sarà sempre un luogo in cui io SONO il mio dca.
E infondo so di non esserlo.
Non sono una malattia.

Un forte abbraccio a tutte, grazie di avermi dato tutto ciò che mi avete dato. Bello o brutto, buono o cattivo che sia. Come tutte le esperienze, sarà qualcosa che porterò sempre con me.

Vi vorrò sempre bene, dopotutto.

Voglio ringraziare in particolar modo Aisling, Giulia (Enigma), Kiara, Veggie, Dony e Lety. Grazie per esserci state e per continuare ad esserci.

domenica 8 agosto 2010

Mi sono pesata, ho pranzato, sono andata in bagno, ho appoggiato il cellulare sulla mensola della finestra e mi sono inginocchiata al gabinetto.

Ho girato un attimo lo sguardo verso il cellulare e ha cominciato a suonare.

Aisling.

Ho risposto. Mi ha salvata.

Non ci potevo neanche credere.

Ho parlato al telefono per una buona mezzora. l'ho salutata. Le ho detto che le voglio bene. Ho chiuso il telefono.

Ero felice, mi aveva farmata.

Sono andata in bagno. Ho appoggiato il cellulare sulla mensola. Mi sono inginocchiata. Mi sono messa due dita in gola. Ho vomitato.


E non so perchè.

Voglio uscirne, cazzo, voglio uscirne.
Ero felice di non aver vomitato. Era un segno. Non dovevo farlo. Mi ha chiamata proprio in quel momento.
Eppure, dopo averla ringraziata per avermi farmata, sono andata in bagno a vomitare.
Senza sapere perchè. Senza vedermi. Senza avere la coscenza di me stessa.
Il vomito che scendeva non era il mio. Lo vedevo come si guarda un film.
Ero tranquillamente seduta in poltrona ad assistere alla mia distruzione.

martedì 6 luglio 2010

E' un po' che voglio scrivere, ma alla fine in un modo o nell'altro non lo faccio mai.
Sta sera non posso proprio farne a meno.
Poche, pochissime calorie oggi.
Il pacco di biscotti è li, accanto a me.
Lo tengo qui accanto al comunpter, chiuso. a ricordarmi che non posso averlo.


Ogni tanto mi chiedo perchè. Perchè non posso proprio.
Ho un bmi di 18, infondo. Non è querllo che voglio, ma è comunque accettabile.
No, io voglio quei 42 chilil, quei maledetti 42. Che mi facevano sentire così bene.

"Stai bene adesso, lo sai? Prima eri troppo magra. ora vai proprio bene". Parole che ancora rimpombano nell'aria indisturbate.
E io che le tengo, le stringo, mi ci aggrappo. Perchè sono il segnale che aspettavo per convincermi a mettermi sotto.
Perchè infondo non lo so se voglio davvero stare bene.

L'ultimo giorno di scuola la mia migliore amica mi ha detto che ho una grandissima forza.
Perchè mi fa così male sentirmi definire "forte"?

No, cavolo.
Ho fatto tanti progressi.
Non voglio buttare tutto al vento.
Questi mesi, la lotta contro il DCA.
Non abbandonerò tutto così.

Ma allora perchè quel numero sul display della bilancia mi da queste sensazioni?
Perchè tutto quello che vorrei ora è digiunare, fino all'arrivo dell'ambulanza?




Scusate lo sfogo. Sapete che vi voglio sempre tanto bene.

lunedì 17 maggio 2010

Che schifo.

lunedì 19 aprile 2010

Questa volta tiro fuori le palle

Soffrire ci sta fino a un certo punto.
Ma poi basta.
Poi, o ti rimetti in piedi col sorriso, oppure ti incazzi.
E questa volta scelgo la via più difficile.
Sarebbe troppo semplice tirare fuori un bel sorriso e fingere che non sia successo niente.

No.
Non ci sto.
Questa volta mi incazzo.

Ti odio, cazzo, ti odio.
Ti odio come non ho mai odiato niente e nessuno.
Piccola schifosissima ossessione che ti ostini ad infilarti dentro di me.
E a togliermi tutto ciò che ho.
Ti odio.
Ti giuro, te ne devi andare.
Non conviverò mai più con te.
Mi stai strappando i giorni migliori, ti stai nutrendo delle mie paure e delle mie debolezze.
Tutte li pronte a sbavare per te.
No, cazzo.
No.
Non te lo permetto.
Chi sei tu, schifosissima lurida ossessione, piccolo serpente velenoso, per cibarti di me?
Non permetterti mai più, cara anoressia.

Non esisti.

Stai lontana da me.
O sarà io ad allontanarti.
E sarà di gran lunga peggio.





Hai paura, vero?
Ho tirato fuori le unghie.
Non te l'aspettavi.



Felice di averti sorpresa, cara Malattia.
Non ti piace il suono del tuo vero nome, eh?

Tu preferivi "Ana", vero?

Ma va a fanculo, "Ana".

venerdì 16 aprile 2010

Abbuffata.













Vomito.










Pensiero che si fa lentamente spazio nella mia testa.











Impossibile cacciarlo.










Me lo merito.
















Come ho potuto ridurmi così?
Rileggo i post di qualche mese fa e mi chiedo cosa sia successo.



Vorrei tanto saperlo.




Vi voglio bene.

lunedì 5 aprile 2010

Bene, altra giornata buttata al cesso.
Anzi, dovrei dire, nel cesso.
Nel vero senso della parola.

Non so cosa sia successo.
Non so quando questo periodo sia iniziato, o meglio, riiniziato.

E dire che andava tutto così bene.
Mi ero alzata con i migliori propositi.

Ma io non ce l'ho fatta.
Il cibo, tanto cibo.
E poi le due dita, lì, pronte.
La casa vuota...











Ieri ho detto ad Aisling che dalla vita volevo altro.
Che non volevo che ci fosse solo questo.
Che volevo essere ricordata coe una persona vera, con degli interessi, con delle passioni.
Che volevo ottenere qualcosa dalla vita.





Perchè rendo sempre tutto così difficile?









sabato 3 aprile 2010

Ho perso la coscenza di me stessa.
Non sono qui in questo momento.
Non esisto.
Forse, non sono mai esistita.







Nessuna emozione.










Non riesco a respirare

Non riesco a sentire







Non ci sono.

venerdì 19 marzo 2010

Ma Il Cielo E' Seeeempre Più Bluuuuuu

Nonostante tutto, sono ancora viva.

Vi lascio una bella canzone.
Il testo è una stupenda poesia.




Chi vive in baracca,
chi suda il salario
chi ama l'amore e i sogni di gloria
chi ruba pensioni,
chi ha scarsa memoria
Chi mangia una volta,
chi tira al bersaglio
chi vuole l'aumento,
chi gioca a Sanremo
chi porta gli occhiali,
chi va sotto un treno

Chi ama la zia
chi va a Porta Pia
chi trova scontato,
chi come ha trovato
na na na na na na na na na

Ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh,
ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh, uh uh...

Chi sogna i milioni,
chi gioca d'azzardo
chi gioca coi fili
chi ha fatto l'indiano
chi fa il contadino,
chi spazza i cortili
chi ruba, chi lotta,
chi ha fatto la spia
na na na na na na na na na

Ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh,
ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh, uh uh...
Chi è assunto alla Zecca,
chi ha fatto cilecca
chi ha crisi interiori,
chi scava nei cuori
chi legge la mano,
chi regna sovrano
chi suda, chi lotta, chi mangia una volta
chi gli manca la casa,
chi vive da solo
chi prende assai poco,
chi gioca col fuoco
chi vive in Calabria,
chi vive d'amore
chi ha fatto la guerra,
chi prende i sessanta
chi arriva agli ottanta,
chi muore al lavoro
na na na na na na na na na

Ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh,
ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh,
ma il cielo è sempre più blu

Chi è assicurato,
chi è stato multato
chi possiede ed è avuto,
chi va in farmacia
chi è morto di invidia o di gelosia
chi ha torto o ragione,
chi è Napoleone chi grida "al ladro!",
chi ha l'antifurto
chi ha fatto un bel quadro,
chi scrive sui muri
chi reagisce d'istinto,
chi ha perso, chi ha vinto
chi mangia una volta,
chi vuole l'aumento
chi cambia la barca felice e contento
chi come ha trovato,
chi tutto sommato
chi sogna i milioni,
chi gioca d'azzardo
chi parte per Beirut e ha in tasca un miliardo
chi è stato multato,
chi odia i terroni
chi canta Prévert,
chi copia Baglioni
chi fa il contadino,
chi ha fatto la spia
chi è morto d'invidia o di gelosia
chi legge la mano,
chi vende amuleti
chi scrive poesie, chi tira le reti
chi mangia patate,
chi beve un bicchiere
chi solo ogni tanto, chi tutte le sere
na na na na na na na na na

Ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh,
ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh, uh uh..

Chi vive col padre,
chi fa la rapina,
chi sposa la Gina,
chi ha rotto con tutti,
chi vince a Merano,
chi cerca il petrolio,
chi dipinge ad olio,
chi chiede un lavoro...

Chi mangia patate,
chi beve un bicchiere
chi fuma un toscano,
chi vive cent'anni
chi ha seguito una strada,
chi ha fatto carriera
chi perde la calma,
chi non sembra più lui
chi lamenta un dolore,
chi chiede un lavoro
chi torna sui passi,
chi ha visto Onassis
chi ha preso un diretto,
chi canta in falsetto
na na na na na na na, na na na na na na na

Ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh,
ma il cielo è sempre più blu

Chi vive in baracca,
chi suda il salario
chi ama l'amore,
chi tira al bersaglio
chi sogna la gloria,
chi ha scarsa memoria,
chi gioca a Sanremo,
chi va sotto un treno...

Ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh,
Ma il cielo è sempre più blu

chi ama la zia,
chi va a Porta Pia
chi come ha provato, chi tutto sommato
chi sogna i milioni,
chi gioca d'azzardo
chi parte per Beirut e ha in tasca un miliardo

Ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh,
Ma il cielo è sempre più blu

chi è stato multato,
chi odia i terroni
chi canta Prévert,
chi odia Baglioni
chi fa il contadino,
chi ha fatto la spia
chi è morto d'invidia o di gelosia

Ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh,
Ma il cielo è sempre più blu
chi legge la mano,
chi vende amuleti chi scrive poesia,
chi tira le reti
chi mangia patate,
chi beve un bicchiere
chi solo ogni tanto,
chi tutte le sere
chi mangia patate,
chi beve un bicchiere
chi solo ogni tanto, chi tutte le sere
chi mangia una volta,
chi vuole l'aumento
chi cambia la barca felice e contento
chi ama la zia,
chi va a Porta Pia...
chi come ha provato,
chi tutto sommato
chi sogna i milioni,
chi gioca d'azzardo
chi parte per Beirut e ha in tasca un miliardo
chi è stato multato,
chi odia i terroni
chi canta Prévert,
chi odia Baglioni
chi fa il contadino,
chi ha fatto la spia
chi è morto d'invidia o di gelosia



Vi voglio beneeeeee!!

mercoledì 17 marzo 2010

Ana.




Mia.




Anoressia.




Bulimia.




Malattia.




Magrezza.




Bellezza.











Malattia.





Malattia.






Malattia.











Vi giuro, sto impazzendo.




















Sto impazzendo.






















Ma sia chiaro, non smetto di lottare.

domenica 14 marzo 2010

nuda

Ricordo le sere in piscina.

L'acqua fredda che accarezzava la mia pelle.
I brividi.
Le ossa.
Le calorie.


Una corsia.


Uno strano profumo nell'aria leggera.




Le mia braccia si muovevano veloci, non le controllavo più.

Piccole, leggere, ossute.

Correvano su quell'acqua e io mi sentivo nuda.

Nuda eppure pulita.

Purificata.



Quell'acqua, e le calorie che portava via con se mi facevano sentire purificata.







PIANGO.
Solo a pesarci.






Chissà, nostalgia forse? O soltanto il troppo limpido ricordo di un'illusoria felicità che non potrà tornare?

martedì 23 febbraio 2010

Sorridi

23 febbraio 2010

Buon compleanno, YoungGirlDontCry.

Fatti un regalo, ti prego:

Sorridi :)

Sorridi, oggi. Sorridi, amati, e sii felice, almeno un pochino.


venerdì 19 febbraio 2010

"Profe, la prego di lasciar perdere. R ha pienamente ragione. Sono un completo spreco di spazio."

martedì 16 febbraio 2010

Non fai più male.

Ecco, dopo più di 7 mesi, forse oggi riesco a dirlo.

Non fai più male.

Ti ho amato, lo sai?
Ti ho amato davvero. Con tutto il mio cuore.
Sei stato il mio primo amore.
Eri dolce. Eri dolce, ma forte. Nelle tue braccia mi sentivo al sicuro. Privata di ogni responsabilità.
Erano belle, calde e forti. E sapevano reggermi.
Tutto dipendeva esclusivamente da esse.

Ecco, eccolo il grande errore.
Mi sono aggrappata a te. Perchè eri l'unica cosa bella che vedevo intorno a me.
E invece guardami, ora sono così sola.
Eccolo, il colossale errore. Non puoi dipendere.
Non puoi, non puoi mettere la tua felicità in mano a qualcun altro.
Perchè prima o poi crolla.

E allora non puoi farci più niente.
Puoi solo cadere, cadere giù e nutrirti di ricordi.
Ma non si vive di ricordi.

Ecco, dopo 7 mesi, lo dico davvero.

NON FAI PIU' MALE.


Ho avuto giorni migliori
ma casco in piedi e tu ne sei fuori
è come un nuovo sapore
che mi fa ingordo
e senza ingrassare
ma resta lì
dove sei dove
non ti sento
resta lì
dove sai
dove ti dico tu
non fai più male
non ci contare
non fai più male
sappi che tu
non fai più male
devi sapere
che non fai più male
sappi che
ho preso le mie misure
sei anni luce
da quella che eri
è un po' che ti ho chiusa fuori
acqua che passa
e piova o non piova
resta lì
dove sei
dove non si sente
resta lì
dove sai
dove ti dico tu
non fai più male
non ci contare
non fai più male
sappi che tu
non fai più male
devi sapere
che non fai più male
sappi che
resta lì
dove sai
dove ti dico tu
non fai più male
non ci contare
non fai più male
sappi che tu
non fai più male
devi sapere
che non fai più male
sappilo
Uh, mi sento meglio :)
Ligabue

sabato 13 febbraio 2010

luce

Che bello, c'è il sole.

Quant'era che non lo dicevo.



Sono tornata da scuola, ho mangiato e ora sono qui, seduta sul letto col pc sulle gambe.

Ho spalancato le tende.

Entra tanta, tanta luce qui.

Un albero di fronte, ecco le prime foglie verdi.

Un uccello taglia veloce il pallido cielo.


Che bello, è tutto così lucente e leggero.

Che bello, sono felice.

Che bello, sono felice.


venerdì 5 febbraio 2010

Non amerò mai, mai nessuno.
Mai nessuno quanto ho amato lui.

domenica 31 gennaio 2010

indietro

A volte vorrei tornare indietro.
Basterebbe un anno. Uno solo.
E sarei appena in tempo.
Non iniziare mai, non fare mai entrare quell'ossessione dentro di me.
Dove sarei, ora, se così fosse?
Avrei una 42.
Sarei felice, probabile.

Ho una 38 invece.
Ho una 38 e solo dimenticandomene, dopo tanto tempo quasi quasi mi sento felice.
Ma l'ossessione, Sempre, In Agguato.

Ma ne è valsa la pena?

Di avere paura?
Di sentirmi morire?
Di volere scappare?
Di non potercela fare?
Del vuoto nello stomaco e nel cuore?
Delle lacrime incapaci di uscire?
Del Fuoco Di Quell'Inferno?

E' stata mia, la scelta?
Di cadere?
Sono stata io a volerlo?
O era già deciso?

Un anno fa mia mamma non mi mancava.
Un anno fa credevo di averla superata, la sua morte.
Eppure non era così.
Solo, Mai Affrontata.
Messa da parte.
Nascosta perchè troppo pesante.
Eppure, Ancora, Non avevo Pianto.

Ecco, mi viene il dubbio.
Che se qualcosa sta cambiando, allora forse si,
Che Ne E' Valsa La Pena.

Vi voglio bene, SEMPRE.

giovedì 21 gennaio 2010

Mary I'll learn from you

Quante paure..






Sentimenti.
Contrastanti.






Mary ne è morta.





Io,
non ancora.






"Mary I'll learn from you"






Scusate, poche parole oggi.





Soltanto questo verso di una canzone un po' triste che non se ne va dalla mia testa.
Ma chissà, forse è meglio così.






Vi voglio bene, tanto tanto.
Scusate l'assenza, non sono sparita, e non ho smesso di lottare :)

(per quanto riguarda il commentare, mi faccio perdonare tra un attimo XD)
Grazie di Esserci.

mercoledì 13 gennaio 2010

Ossessioni

Ciao ragazze :)
scusatemi, ultimamente sono davvero poco presente..
Ma tra la scuola e tutto il resto è un periodo molto critico.

Ieri sera, abbuffata.
Abbuffata come non ne facevo da tanto tempo.
Dopo di ciò la tentazione di restringere è stata INFINITA.
Ma sta mattina, quando mi sono alzata, ho ripensato alle parole che ieri sera, non so come, ho avuto il coraggio di dire a Dony.
"Voglio Vivere".

Sono stanca di quelle ossessioni. Di quelle piccole prigioni che ci costruiamo, giorno dopo giorno, mattone dopo mattone, ed ogni mattone credi sia un colpo di genio.
Un'idea fantastica.
La SOLUZIONE.
Ciò che finalmente ti portarà alla magrezza.

Non dovevo mangiare più di settecento calorie, mai. Mai.
E ogni cosa che mettevo in bocca era DA TEMERE.
Un'insalata poteva rovinare tutto se solo avessi fatto cadere un grammo d'olio in più.
E l'attività fisica.
Ogni volta che mettevo in bocca qualcosa, di qualunque genere, dovevo ESSENZIALMENTE bruciarne la metà delle calorie. Almeno la metà.

Quando mi abbuffavo, la vomitata non doveva durare mai meno di 15 minuti.
La porta doveva essere chiusa a chiave, un'asciugamano appeso alla serratura perchè ero certa che qualcuno mi stesse guardando da li.
Talvolta, mi pareva perfino di vedere degli occhi lì dentro. Perfino quando ero a casa da sola.
E poi una palla di carta igenica nel water per ammortizzare i rumori.
Se gli schizzi mi arrivavano in faccia, non c'era da essere schizzinosi. Era la giusta punizione che meritavo.

E poi le mattine fresche, il vento addosso che muoveva i miei capelli.
Entrare e uscire dai bar.
Mangiare in fretta davanti agli occhi sospetti altrui e poi chiedere del bagno.
Uscire e poi un'altro bar. Stesso copione.
E poi un altro ancora.
Fino all'ora di pranzo.
Allora si passava al salato, tavola calda.
Cibi fritti ed unti i cui pacchetti li strappavo con rabbia nei parchi deserti, e poi divoravo tutto.
Un bar, ancora una volta mi liberavo, e poi una chewing gum per nascondere l'alito.

Una sigaretta, per calmarmi.
E poi tornavo a casa, dal mio studio ossessivo.
Organizzavo il tempo come tutto il resto.
E mentre studiavo, sognavo. Mi lasciavo avvolgere dai delicati ed impalpabili ambienti che si creavano attorno a me, e, per un attimo, dimenticavo.

Appena la casa era vuota, un'altra abbuffata.
Spaghetti messi sul fuoco e mangiati davanti al gabinetto alle 4:30 del pomeriggio.
Vasetti di sughi vari e di pesto alla genovese divorati a cucchiaiate.
Prima di veder tutto cadere nell'immobile acqua.

Voglio vivere.
Voglio vivere.
Voglio vivere.

VOGLIO VIVERE.

venerdì 8 gennaio 2010

La nostra mente ci inganna

"Chissene frega, posso vomitare o non mangiare, tanto nessuno lo scopre. Nessuno può vedermi in questo momento."

Quante volta, prima di buttare tutto il cibo nel cesso, l'ho pensato.

Tradotto:

"Chissene frega, posso vomitare o non mangiare, tanto a nessuno IMPORTA. Tanto SONO SOLA."

La nostra mente ci inganna.
NOI ci inganniamo.
L'abilità dei pensieri di nascondersi e CAMUFFARSI è incredibile.

Ti vorrei qui accanto a me, P. Vorrei te, e non l'anoressia.




Vi voglio bene.

martedì 5 gennaio 2010

Vi dono una stella

Finalmente, a casa :)

E' stata una settimana difficile, senza dubbio. I momenti neri ci sono stati, e non sono stati pochi.
Ma tutto ciò ha avuto infondo la sua produttività.

Prima di salire sull'aereo che mi avrebbe riportata a Bergamo ho pensato che dovevo farvi un regalo, un piccolo pensiero per ciascuna di voi.

All'atterraggio la mia vista si è scontrata con centinaia, che dico, migliaia di luci disperse nel nero.
Spettacolo stupendo.
Tutti i passeggieri si sono per un secondo sottratti ai loro pensieri, ai loro lavori, alla loro fretta e freneticità. E almeno per un secondo, ne sono certa, ciascuno di loro si è lasciato affascinare da quallo spettacolo.

Ogni volta che vedo o che ho qualcosa di bello, penso a come sarebbe la mia vita senza. In un attimo mi sono immaginata quella distesa nera senza alcuna luce.
E ho avuto paura.

Quelle luci erano nella mia mente stelle che illuminavano la difficoltà del mare nero nel quale si trasformano spesso le nostre vite.
Stelle brillanti che hanno tanto da dire, un lungo passato, stelle che hanno visto l'amore e l'odio, la guerra e la pace. Ma che nonostante tutto, nonostante i mille dolori affrontati, sono ancora li. Ancora lucenti e ansiose di dare sicurezza, luce e meraviglia alle menti affollate di pensieri dell'uomo che le guarda, rapito da quanto infondo possa essere bello il mondo.

Di colpo, mi siete venute in mente voi. Tutte voi. La vostra luce inesauribile, le vostre lotte contro i fantasmi del passato, il vostro aiuto. Il vostro amore.

Da qui l'idea.
Vi dono una stella.
Una stella a ciascuna di voi.
Una stella per mostrarvi quanto siete ancora lucenti, e quanta sicurezza e meraviglia mi fate provare.
Vi dono una stella. Una piccola, lucente, bellissima stella. Guardatela, e meditate.
E' così che siete agli occhi di chi vi ama.


(spero siano leggibili i vostri nomi accanto alle stelle, Veggie, Kiara, Enigma, Lety, Aisling, Dony, E ed Alice, Contra, Mimì, Memy, Fighter, Michiamomari, Juliet.)




Vi ringrazio tutte, le stelle sono per tutte voi, anche per quelle che non sono state nominate o che ancora non ho potuto conoscere, ma scrivere i nomi di tutti era impossibile.. :( ah, e la grandezza della stella non è affatto indicativa eh :)

Vi voglio tanto bene.


PS:
Un'ultima cosa:
vi lascio un video tratto da un cartone animato che, potete crederci oppure no, mi ha aiutata moltissimo subito dopo la morte di mia mamma, a capire.
Se avete modo, guardatelo.
Si intitola "L'apetta Giulia e la Signora Vita"

http://youtube.com/watch?v=OCp8ajxSsCY