giovedì 10 dicembre 2009

..La Mia Storia..

Ok, provo a scivere in questo post qualcosa della mia storia per capirci qualcosa di più.






Ho sempre voluto essere magra, per quel che ricordo.



A sei anni io e le mia due migliori amiche di allora ci chiudevamo in bagno, alzavamo la maglietta e decretavamo chi fosse la più grassa e chi la piu magra. Io stavo sempre in mezzo.





Ho sempre pensato di stare in mezzo. In tutto. Di non essere mai abbastanza per essere notata ed amata perchè ammirata ma neanche così in basso perchè gli altri provassero pensa per me e mi offrissero amore. Ero semplicemente in mezzo. Ero semplicemente comune



Mia madre si ammalò in un giorno di gennaio. Cancro al cervello. Solo mio padre lo sapeva, a me venne detto che al momento la mamma non stava bene, ma si sarebbe certo rimessa.



Aveva dodici mesi di vita davanti a se. Niente di più.



Chiesi a mio padre precisamente cosa avesse mia mamma. Lui non seppe come spiegarmi.


"nel suo cervello c'è una pallina di grasso", mi disse infine.







Non so cosa scatto nel mio cervello. Nel cervello di una bambina di dieci anni già troppo precoce.



Una pallina di grasso. Grasso. Schifosissimo grasso, odiosissimo grasso. Stupido grasso, grasso assassino. Grasso assassino.



Me ne convinsi ancora di più un anno dopo, quando quella telefonata disse che era finita.


Grasso assassino.


Grasso assassino.


Grasso assassino.







Unidici anni, grasso assassino, madre appena morta, in cerca di risposte a qualcosa di molto più grande di me e una nonna che adoravo.



Una nonna che però, non seppe fare a meno di dare la colpa a mio padre.






Nessuno mi obbligò mai ad odiarlo. Nessuno mi incitò mai realmente a farlo.


Non voglio dare la colpa a mia nonna, le era appena morta una figlia. Doveva pur aggrapparsi a qualcosa.






Mi ci aggrappai anche io. Piccola. Senza ancora capire. Mi aggrappai a quell'odio come un'amara ancora di salvezza che non mi avrebbe fatta affondare in quel mare toppo grande pe i miei piccoli occhi.






E intanto, l'odio per il grasso cresceva.


Grasso assassino.


Doveva sparire.


Dai miei pensieri. Subito.







Iniziai a sentirmi inconciamente colpevole della morte di mia madre.



Ero colpevole, perchè io quel grasso ce l'avevo addosso. Perchè io non lo stavo odiando abbastanza per riscattare la sua morte, perchè io continuavo a ingerirlo.







Semplicemente, lo feci sparire.









Dalle cosce. Dallo stomaco. Dagli occhi.


Dal cuore.












Ma l'ossessione fa il contrario di ciò che fanno i chili.



Più il peso se ne va, più ecco l'ossessione, chiamata Grasso Assasino, sempre più gonfia ed ingombrante nella mia testa.







Ma anche impegnandomi ad uscire dall'anoressia - bulimia non avrei concluso niente.



Sarei semplicemente tornata indietro.







Via, grasso assassino, vattene via.





Tempo dopo, sono ancora quì. A pensare con immensa amarezza a quel Grasso Assassino. A cercare di mettere ordine nelle mie origini, a cercare di illuminare con l'amore che mi avete dato questa confusione che ingombra il mio cervello.



E, chissà, magari a cercare di spazzare via quell'aggettivo.





--Grazie Alice, avevi ragione, è già tutto più chiaro--

12 commenti:

  1. Ciau carissima, bene, vedo che hai deciso di raccontare la tua storia e da quello che ho letto posso dirti....
    A volte le bugie e le finte realtà creano dei dolori e delle sofferenze molto peggiori della cruda verità.
    Certo, non è facile spiegare alcune cose ad un bambino, ma gli adulti dovrebbero smettere di credere che un bimbo è scemo e non capisce...si deve riflettere bene ed usare le parole adatte, ma non ingannare, MAI.
    Immagino che tuo padre non lo abbia certo fatto apposta a definire il cancro "grasso"...
    Certo, ora sei cresciuta, avrai sicuramente capito cose che prima non riuscivi a comprendere....
    Ora hai deciso di fare chiarezza, di illuminare la strada...e di percorrerla.
    Non sentirti mai "quella nel mezzo", non lo sei.
    In quest'era, in questi anni, la cosa principale è essere i numeri uno (poi in cose che francamente ritengo superflue...ma è un'altro discorso), non esistono numeri uno, esistono anime.
    Ogni anima a suo modo lo è.
    La cosa principale è capire chi siamo, che cosa ci fà soffrire e che cosa ci fà invece gioire, senza ma e senza se.
    Io scrivendo un po' alla volta mi ci avvicino...almeno lo spero.
    Oggi...riposata...anche se la confusione è tanta.
    Se ti và possiamo anche scambiarci il contatto msn.
    Ciau e un abbraccio forte da me e Alice.

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  2. Ciao piccolina...grazie della visita.
    Anche tu pero' vedo che non scherzi.
    Cresciuta troppo in fretta, e con una sensibilita' fuori dal comune, che ti ha portata a soffrire così tanto.
    Ho letto questo post e anche il tuo coraggioso NO, CARA ANORESSIA.
    E non stai in mezzo, perche' combatti in prima linea, e gia' questo fa di te una vincente.
    Hai fatto bene a raccontare, sta aiutando moltissimo anche me.
    Come mi ha detto una volta Mari:" raccontare dipana i fili, come prendere in mano quel capo del filo e farsi guidare verso l'uscita."
    A volte ci smarriamo negli androni di noi stesse, complessi labirinti quali sono le nostre menti, ma continuiamo a camminare, verso l'uscita, verso la luce in cui meritiamo di vivere.
    Ti abbraccio fortissimo, mi hai davvero commossa.
    Dony

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  3. La tua storia con un capo, ma la coda ce la devi mettere tu.
    La tua storia ha un'origine, al contrario di quello che si dice di noi, spinte dalla moda delle modelle magre...la maggior parte delle volte non è così, e il tuo caso è nella maggioranza.
    Una bambina di 11 anni troppo precoce, è vero.
    Bisogna fare ordine, per poter comnciare a spazzare vie le ossessioni, o almeno controllarle. Personalmente la mia ossessione è altalenante, va e viene...ma mi tengo in vita..pu non accettandomi
    benvenuta cara, hai fatto una bella cosa a scrivere qui, davvero!!!
    bravissima!
    Zuza

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  4. Amoreee, grazie del tuo commento, so cosa significa perdere una persona cara e so ce rialzarsi è veramente impossibile...ma nulla è impossibile..quindi una soluzione deve esserci, una cosa però dalla mia esperienza l'ho imparata, ho un pensiero che mi "consola", quando io mi chiedo perchè mi ha lasciato, perchè mi ha fatto questo, perchè non l'ho impedito io mi dico " in questo momento vedendo che io sono triste perchè lui mi ha lasciato si sentirà in colpa, io non voglio, quindi devo sorridere"...
    Prova a pensare ce tua madre si senta in colpa e non riesca a fermarti da lassù, prova a pensare ce con un tuo sorriso sarà sicuramente più felice, ti mando un bacio, ti voglio bene

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  5. .... Non ho parole....Posso solo dirti che hai un grande coraggio, perchè, nonostante le difficoltà, oggi sei diventata la ragazza sensibile e matura che sei....
    Puoi farcela, credimi... Tua mamma veglia su di te e penso che non vorrebbe che tu ti distruggessi...
    Hai scelto la strada giusta, la strada più faticosa all'inizio ma è quella che ti porterà a fare ordine nella tua vita e a dare un senso a tutto ciò che fai, fino a quando raggiungerai la serenità, portando dentro questo dolore che però ti renderà forte e con un grande cuore, che hai già....
    Ti sono vicina, anche se non ci conosciamo... (presto magari potremmo!)
    Un bacio grande....

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  6. C'è poco da dire... Non ci sono parole.. Perchè le parole alle volte e in certi casi non possono colmare il Vuoto che ti avvolge.. Senti la mancanza di qualcosa , di qualcuno... E quel Vuoto che lei ha lasciato.. So bene.. E lo comprendo.. Che non potrà mai essere colmato...
    La tua storia.... Hai aperto il tuo cuore, hai rivangato il passato, ti sei guardata dentro, hai fatto un lavoro introspettivo per tirar fuori e comprendere il dolore interiore che da tempo ti trafigge l'anima e il cuore... Hai capito da sola che la tua ossessione per il grasso è dovuta alla perdita di tua madre, che aveva un pallina di grasso nel cervello...!!.......
    Non trovo davvero le parole... Cosa posso dire.. Inutile ogni cosa che dica in questo istante... Le perdite delle persone più care, sono le più atroci da accettare.......
    Posso solo dirti, se queste possono essere considerate parole giuste, che non sei sola... Hai il nostro sostegno ogni qualvolta ti senti triste, ogni qualvolta avrai bisogno di sfogarti.. Un appiglio da noi, lo troverai.. Parlo anche a nome delle altre ragazze, perchè so che sono come me....!! Non posso dirti FORZA! Perchè la forza in questi casi fa a farsi fottere... Però non mollare.. Almeno Vivi per Lei.. Falla Vivere dentro di Te.. Metti da parte l'orgoglio e il rancore, avvolgi la Vita e Vivila... Anche per tua madre che è dentro di te..
    Ti abbraccio forte con tutto il Cuore...

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  7. Ciao piccolav.
    Sei stata bravissima.
    Aprirti, raccontarti, serve prima di tutto a te stessa per riuscire a vedere le cose con un occhio un po' più esterno, per poter dare una spiegazione alle tue reazioni, al tuo modo di vedere le cose ora, è essenziale per poter riconoscere ed eliminare gli AUTOMATISMI che il tuo cervello ha imparato ad innescare per difendersi.
    Sono proprio loro, gli automatismi, ciò che bisogna distruggere. Essi si sostituiscono alle tue vere emozioni. E allora se hai paura, se provi rabbia, se ti senti sola, scattano loro e così, invece di viverti le emozioni le scacci mangiando, vomitando, (e parlando di me ti potrei portare agli esempi: andando a correre, restringendo, tagliandomi, lavandomi ossessivamente, con l'alchool, con la droga, etc..). Bisogna imparare a vivere le emozioni senza respingerle. E non è facile, o almeno per me non lo è stato, ma è possibile. Anzi è doveroso!

    Da piccina avevo una mamma che percepivo come incapace di darmi l'amore di cui avevo bisogno perchè troppo presa dalle sue paure e dalla malattia di mia sorella. Sentivo che ero io a dover proteggere lei e che non sarebbe mai potuto essere il contrario, come avrei voluto.
    Il mio punto di riferimento, la mia forza, il mio rifiugio era la mia nonna paterna. Ma quando avevo sei anni mi ha lasciata e così mi sono sentita sola davanti ad una vita che si prospettavo tanto difficile.
    Ero incapace di provare rabbia nei confronti di mia madre e di mia sorella (una rabbia che sarebbe stata giusta e sana) e così scaraventai tutta la mia verso me stessa e verso mio padre.
    Solo da un anno mi sono resa conto di quanto mio padre sia stato una figura costantemente positiva nella mia vita. Anche lui aveva le sue paure, anche lui è fuggito dalla realtà e non ha saputo starmi accanto cme avevo bisogno, ma lui è stato l'unico a dispensare davvero a tutti amore incondizionato, anche se a modo suo. Ora lo riconosco come incredibilmente simile a me. Ancora sinceramente innamorato di mia madre dopo 35 anni. Con ancora tutta la voglia di essere papà per le sue tre figlie. Innamorato perso di me. Ci ho messo ventisette anni per ritrovarlo...ma ne è valsa la pena!
    Ti racconto questo perchè penso al tuo papà. Non conosco la sua storia, quello che so è che ha perso sua moglie, che la suocera, per combattere il grandissimo dolore, ha incolpato lui dela sua morte e che ora la sua bambina sta male e lui non la sa aiutare.
    E se invece di urlarvi contro l'un l'altra il vostro dolore provaste a parlarne? Forse potreste scoprire che voi siete ancora insieme, nonostante tutto il dolore e che ancora avete la capacità di amarvi e sostenervi.
    Come dicevo anche a Piccola il PERDONO è qualcosa che grande, meraviglioso e molto, molto liberatorio...Perdonare tua mamma per essersene andata. Perdonare tua nonna per aver incolpato tuo padre e poi averti lasciato anche lei. Perdonare tuo padre per non averti saputo spiegare. PERDONARE TE STESSA per non aver potuto fare nulla perchè tutto questo fosse evitato.

    Il dolore per la perdita si può affrontare solo con l'amore. E così anche la paura per la vita e per l'ignoto.
    Accettare di vivere è un gesto d'amore. Accogliere il cibo e lasciarsi nutrire da esso è un gesto d'amore.
    Cercalo questo amore dentro di te, cercalo negli altri, chiedilo ma prima di tutto DONALO. Tutto l'amore che riesci a donare si moltiplca dentro di te. Fuonziona così l'amore, più ne dai e più te ne ritrovi nel cuore ^^. E quando lo senti ti scalda e ti dà coraggio. E come per magia...COMPRENDI.

    Ti abbraccio dolcev.
    Grazie di avermi apero una porticina verso il tuo cuore.

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  8. Tesoro, tu forse non ti rendi neanche conto dell'enorme portata di questo post... Non ti rendi neanche conto di quanto è GRANDE ed importante quello che hai scritto... Perchè con le tue parole sei riuscita a trovare una chiave per aprire una serratura. E questo è d'importanza fondamentale. L'anoressia ci porta a sbarrarci un sacco di porte alle nostre spalle... dietro a queste porte lasciamo tutto quello che ci fa paura e quello che non riusciamo ad affontare... per il momento ci sentiamo al riparlo, al sicuro... ma quelle cose non cessano di esistere solo perchè ci abbiamo sbarrato contro una parola... quelle cse cominciano a bussare e a bussare... e quel suono può fr impazzire. Per questo è importantissimo ricercare le chavi di quelle porte, aprire le serrature ed affrontare uno alla volta i problemi... E già tu l'hai fatto con uno di questi, e con un bello grosso, direi, raccondando (a noi, ma soprattutto a te stessa), la tua storia... Questo è un ottimo inizio... Perchè è da qui che s'inizia a scavare, ad indagare... a vedere quello che c'è dietro... ed è solo guardando con sincerità al nostro passato, ammettendo il nostro vissuto, che lo si può comprendere. E comprendere, capire, è il modo per accettare. E solo accettando si può guarire.
    Continua a tener duro... perchè stai andando bene...
    Io ti sono vicina e faccio sempre il tifo per te, non lo dimenticare...
    Ti abbraccio forte...

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  9. Ciao..non sono mai stata qui ma da gg ti seguirò. Credo sia importante spiegare la propria storia xk ripensando al proprio vissuto capiamo tante cose. Io mi sono ricordata tante cose ke avevo sotterrato nel mio inconscio mentre cercavo una spiegazione al mio dolore, all'anoressia, alla bulimia. Ma questa è un'altra storia, è la mia. Se i và di seguirmi anke tu ti aspetto. Sono qui con te, x te.
    Un bacio, a presto spero

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  10. Ehi cucciola, ma sei ancora più piccina di quanto avessi immaginato!
    Non ti preoccupare, un modo per incontrarci lo troveremo sicuramente, lo prometto a te come l'ho promesso a Piccola, oltretutto tu abiti poco distante da me e con te sarà sicuramente più facile!
    Che bello, potrei organizzarmi "la settimana dell'amore" e viaggiare andando a trovare tutte le persone lontane che ho voglia di abbracciare... ^^

    Dai piccolina che ce la fai!
    Noi siamo tutte qui accanto a te.
    Ti voglio bene anche io.

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  11. Grazie a tutte quell che hanno commentato.
    Sono già passata dai vostri blog a ringraziarvi.

    Ho creato questo blog solo per sfogarmi, ma sto ricevendo qualcosa di molto più grande ed iportante: il vostro amore.
    Vi sono sempre vicina.
    Vi abbraccio forte.
    V.

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  12. Younggirl SMILE: uh, tesoro!
    Intanto posso dirti che per la tua età sei davvero molto matura??

    Mamma mia... sono davvero in difficoltà di fronte a questo post!

    Anche perchè ti hanno già detto tutto...non saprei che altro aggiungere!
    E tra l'altro Kiara ti ha scritto delle bellissime cose che mi hanno fatta riflettere!

    Spero che riuscirai ad esserci anche tu^^

    Ti mando Un abbraccio fortissimo!!

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